Monumento votivo militare brasiliano

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Monumento votivo militare brasiliano
Tipomilitare
Ubicazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
ComunePistoia
LuogoSan Rocco
Costruzione
Periodo costruzione1945
Data apertura1945
Data chiusura1960
Data riapertura1967
ArchitettoOlavo Redig de Campos
Note462 salme fino al 20 giugno 1960, poi trasferite in Brasile. Rimane la salma del milite ignoto
Mappa di localizzazione
Map
Coordinate: 43°56′42.12″N 10°56′35.54″E / 43.945033°N 10.943206°E43.945033; 10.943206

Il monumento votivo militare brasiliano di Pistoia, un tempo noto come cimitero militare brasiliano, è un sacrario militare eretto in onore dei soldati brasiliani caduti durante la seconda guerra mondiale in Italia.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Nel 1944 il Brasile entrò attivamente nel teatro bellico della seconda guerra mondiale inviando in Italia un contingente militare di circa 25 000 uomini che presero parte alla campagna d'Italia al fianco delle forze alleate contro quelle dell'Asse. In particolare la Força Expedicionária Brasileira (FEB) operò in Toscana nel settore occidentale del fronte nella valle del Serchio, in Versilia e Garfagnana e sull'Appennino tosco-emiliano nel quadro della offensiva della primavera 1945 raggiungendo al termine del conflitto la città di Torino.[1][2]

Al termine della guerra i corpi di 462 soldati e ufficiali brasiliani caduti furono tumulati nei pressi di Pistoia nella zona di San Rocco in uno dei tanti cimiteri militari sorti dopo il conflitto.[1]

Nel 1960 il governo brasiliano decise di riportare in patria le spoglie dei caduti che furono tumulati a Rio de Janeiro, allora capitale federale, nel monumento nazionale ai caduti della II guerra mondiale realizzato su progetto degli architetti Mark Netto Konder e Helio Ribas Marinho nel parco Eduardo Gomes nel quartiere di Flamengo.[3]

Nel 1967 nel luogo ove sorgeva il cimitero fu eretto un monumento votivo su progetto dall'architetto Olavo Redig de Campos, della scuola di Oscar Niemeyer, progettista di Brasilia.[1]

Solo alla fine dei lavori venne rinvenuto il corpo di un ultimo militare che non era quindi stato trasferito in Brasile. Non fu possibile identificare il caduto e fu così deciso di lasciarlo a Pistoia come milite ignoto.[1]

Il monumento, della cui manutenzione si occupa il governo brasiliano, è stato visitato nel corso degli anni da ben due presidenti brasiliani e da numerosi ambasciatori.[1]

All'intervento militare brasiliano a fianco degli Alleati sono dedicati altri monumenti in Italia: a Gaggio Montano, Vergato e a Porretta Terme in provincia di Bologna, Santa Croce sull'Arno e Castelfranco di Sotto in provincia di Pisa. A Montese in provincia di Modena, oltre a un monumento, è dedicata alla Força Expedicionária Brasileira una sezione specifica del locale museo storico.[4]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c d e La storia di un ettaro di Brasile a Pistoia, su comune.pistoia.it, Sito ufficiale del Comune di Pistoia. URL consultato l'8 aprile 2022.
  2. ^ La Força Expedicionária Brasileira - F.E.B, su museo.comune.montese.mo.it, Sito del Museo storico di Montese. URL consultato il 6 settembre 2011.
  3. ^ (PT) Histórico, su mnmsgm.ensino.eb.br, Monumento Nacional aos Mortos da II Guerra Mundial. URL consultato il 6 settembre 2011 (archiviato dall'url originale il 23 aprile 2012).
  4. ^ La Força Expedicionária Brasileira e la liberazione di Montese, su museo.comune.montese.mo.it, Sito del Museo storico di Montese. URL consultato il 6 settembre 2011.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Andrea Giannasi, Il Brasile in guerra. La partecipazione della Força Expedicionaria Brasileira alla Campagna d'Italia (1944-1945). Roma, Prospettiva Editrice, 2004, ISBN 8874182848
  • Walter Bellisi, Arrivano i Nostri - Il Brasile nella seconda guerra mondiale, la presa di Montecastello e la battaglia di Montese, Formigine (MO), Golinelli Editore, 1995.
  • Walter Bellisi in collaborazione con Marilia Cioni, Battaglie sul crinale - L'avanzata della Forza di spedizione brasiliana e della 10ª divisione da montagna (Usa), i tedeschi, i partigiani, la battaglia di Montese, Golinelli Editore, Formigine (MO), 2005. (Seconda edizione ampliata, Edizioni Il Trebbo, Montese (MO), 2012).
  • Fabio Gualandi, Monumenti dedicati al soldato brasiliano pela Forca Expedicionaria Brasileira (F.E.B.) na campanha da Italia, Vergato, Tip. Ferri, 2005.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

  • Monumento Votivo Militare Brasiliano, su Pistoiainforma, Sito ufficiale del Comune di Pistoia. URL consultato il 6 settembre 2011 (archiviato dall'url originale il 14 marzo 2014).
  • (PT) Monumento votivo militar brasileiro, su anvfeb.com.br, A nossa vitoriosa Força Expedicionária Brasileira. URL consultato il 6 settembre 2011 (archiviato dall'url originale il 10 luglio 2010).